Il kappa, è forse, una tra le più note creature di folclore giapponese, da cui sono state tratte infinite leggende e qualche film d’animazione, tra i più recenti “Un’estate con Coo” titolo giapponese 河童のクゥと夏休み.
Non lasciatevi ingannare dal disegnino innocuo perché in realtà è una creatura piuttosto pericolosa. Molto simile per certi versi ad una tartaruga nel corpo, gli arti coperti di squame, le zampe palmate, sul capo ha una cavità circondata da corti ed ispidi capelli, al cui centro vi ristagna dell’acqua. Si dice viva nei fiumi e nei laghi del giappone e che adeschi le sue vittime grazie alle sue piccole sembianze che spesso vengono confuse con quelle di un bambino. I malcapitati infatti sentendo le grida, pensando ad un probabile annegamento cercando di tirare fuori dall’acqua la creatura che al contrario finisce per trascinarli giù con se nella profondità delle acque. Nei secoli vi sono stati diversi avvistamenti e si narra di un curioso modo per riuscire a sfuggire ad un kappa, nel caso si abbia la sfortuna d’incontrarlo. Sembra che queste creature abbiamo una certa fissa per l’etichetta per cui, facendo un inchino sono quasi costretti a ricambiare la cortesia facendone uno a loro volta. Solo se si riesca a fare inchinare il kappa e a far versare l’acqua che tengono sul capo allora questo non potrà far altrimenti che rimanere immobile in quella posizione fino a che qualcuno non torni a riempirla con l’acqua del lago/fiume d’origine. Se qualche persone gentile compierà quest’atto si dice anche che la creatura diventerà un amico e un servo fedele per tutta la vita.
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